La psicoterapia con i bambini: psicologia per piccoli grandi pazienti.
La psicoterapia psicodinamica con i bambini
Gran parte della mia attività professionale riguarda il trattamento dei disturbi psicosomatici attraverso la psicoterapia analitico – psicodinamica e psicosomatica sia con gli adulti sia con i
bambini.
Questo articolo è dedicato proprio ai miei piccoli pazienti e cercherò di raccontare in modo semplice il metodo che utilizzo durante le sedute con loro.
Sottolineo, inoltre, che i genitori dei bambini “Non sono esclusi ” dal percorso di psicoterapia ma partecipano anch’essi alle sedute, con una frequenza che viene valutata a seconda della situazione.
Il Gioco
Per affrontare il disagio e i sintomi che i bambini manifestano, mi avvalgo innanzitutto del gioco spontaneo il quale mi permette di avvicinarmi a loro, di comprendere il loro mondo interno, di dare significato alle dinamiche e ai sintomi che, in modo simbolico, sono rappresentati attraverso il gioco stesso.
Con il gioco, il bambino libera paure, desideri, ansie, piaceri, conflitti e aspetti di cui non è consapevole.
E così, giocando, facciamo finta che la mente sia simbolicamente uno scrigno chiuso con un lucchetto.
La nostra missione è scoprire cosa racchiude questo scrigno, in modo da acquisire maggiore consapevolezza e poter crescere in modo responsabile e autonomo.
Abbiamo diverse chiavi da utilizzare e scegliamo quelle che più ci possono aiutare ad aprire lo scrigno.
Le Chiavi psicologiche nella psicoterapia con i bambini
In base dell’età del bambino possiamo avvalerci di alcune chiavi.
La Chiave dei disegni
- Durante le sedute si fanno tanti disegni, anche se molti bambini all’inizio dicono che non sanno disegnare! Dai disegni a piacere, a matita e a colori, ai disegni che sono veri e propri test proiettivi. Il disegno è fondamentale perché permette ai bambini di sviluppare la creatività e di esprimere la loro vita emotiva e la loro personalità. Per lo psicoterapeuta è un prezioso strumento di indagine per comprendere la mente del bambino e l’andamento della sua maturazione, ma soprattutto le relazioni che il bambino sviluppa o meno a livello familiare e sociale.
La Chiave dei sogni
- Durante gli incontri, i bambini raccontano i sogni che ricordano, i quali vengono decodificati per poterne comprendere il significato. Sognare è di vitale importanza per l’equilibrio fisiologico e psichico. Attraverso il sogno si scaricano tutte le impressioni, le stimolazioni, i vissuti sperimentati durante il giorno che costituiscono il residuo diurno. Nel sogno si riversano anche le angosce e paure, le ansie persecutorie e depressive che ci accompagnano fin dall’infanzia. Più ricordiamo i nostri sogni, più elaboriamo i vissuti emotivi a livello della mente, e meno li scarichiamo sul corpo attraverso la formazione di sintomi psicosomatici.
Chiave della Flabazione
- Inventando una fiaba sul momento, utilizzando quello che gli viene in mente, i bambini danno voce e spazio a processi interiori inconsci. La fiaba è uno strumento conoscitivo che permette di rappresentare in senso figurato e simbolico, le proprie dinamiche inconsce.
La Chiave del training autogeno con visualizzazioni guidate
- Il training autogeno è una tecnica di rilassamento corporeo che consente il passaggio dallo stato di tensione psicofisica allo stato di rilassamento psichico e l’abbassamento dello stato ansioso. Al Training autogeno è affiancata la tecnica delle visualizzazioni guidate, ovvero immagini simboliche specifiche narrate dal terapeuta che hanno una finalità catartica, psicologica, relazionale e di rinforzo dell’io.
Tecniche di psicoterapia con i bambini: a cosa servono
Queste tecniche, utilizzate in modo congiunto al colloquio, creano l’opportunità di diventare più consapevoli del funzionamento della propria mente.
Ed, inoltre, concorrono a promuovere dei cambiamenti relativi al comportamento.
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