Sonno e sogni


 

Cosa sono e come sono collegati sonno e sogni. Differenze tra bambini e adulti.

 

sonno e sogni

 

Sonno e Sogni: funzioni e psiche

Qual è la funzione del sonno e cosa sono i sogni?

 

Il sonno è uno stato comportamentale necessario e indispensabile per tutti gli esseri viventi.

 

Basti pensare che la privazione del sonno provoca sonnolenza, irritabilità, debolezza, difficoltà di concentrazione, disturbi percettivi, disorientamento.

 

Inoltre, la deprivazione di sonno protratta nel tempo abbassa il funzionamento del sistema immunitario e rende l’organismo più vulnerabile alle malattie.

 

Anche se non è ancora chiaro il suo significato profondo, il sonno contribuisce al funzionamento del sistema immunitario e all’omeostasi.

 

energia

 

Svolge un ruolo importante nella conservazione dell’energia perché mentre dormiamo il sistema di termoregolazione abbassa la temperatura.

 

Il sonno ripristina le energie del corpo e della mente, e consolida i ricordi. Inoltre, durante il sonno produciamo materiale onirico, sogniamo i sogni!

 

 

Sonno ristoratore? quante ore dormiamo?

Le ore di sonno di cui abbiamo bisogno variano a seconda di molti fattori tra cui l’età, lo stile di vita, lo stato di salute.

 

In media, gli adulti hanno bisogno di dormire circa un terzo della giornata, i bambini piccoli circa due terzi e gli anziani circa un quarto.

 

Un bellissimo articolo parla de “Il sonno e le sue alterazioni” ed è stato pubblicato sulla rivista Caleidoscopio n.167 di Giugno 2003.

 

Gli autori M. Beelke, P. Canovaro e F. Ferri affermano: “I neonati dormono dalle 16 alle 20 ore al giorno.

 

Con un sonno distribuito irregolarmente nell’arco delle 24 ore e scandito principalmente dalle esigenze di nutrimento.

 

il sonno nel neonato

 

Dal sesto mese di vita, assistiamo ad un graduale consolidamento del sonno in un lungo periodo notturno, con brevi sonnellini al mattino e al pomeriggio.

 

All’età di 4 anni vi è, poi, un singolo periodo di sonno notturno e un singolo sonnellino pomeridiano.

 

Sino a raggiungere un singolo periodo di sonno notturno dalle 10 alle 12 ore senza altri sonnellini all’età di 6 anni.

 

Il periodo totale di sonno scende a 9-10 ore a 10 anni e a circa 7-7.5 ore durante l’adolescenza.

 

Nell’età avanzata osserviamo un’ulteriore riduzione a circa 6 ore e mezza.

 

Il fabbisogno del sonno negli adulti sani in realtà varia tra 4 e 10 ore e sembra essere geneticamente determinato.

 

insonnia

 

Gli stadi e le fasi del sonno

Quando passiamo dallo stato di veglia allo stato di sonno, attraversiamo una serie di stadi. Grazie alla l’invenzione dell’EEG elettroencefalografia, sappiamo che:

 

– Durante lo stato di veglia l’attività cerebrale è elevata. Ha uno schema irregolare che evidenzia una frequenza di 14 cicli e più al secondo, raffigurata dalle onde beta;

 

– Quando chiudiamo gli occhi e ci rilassiamo nel letto, la frequenza scende a 12 cicli al secondo. Si ha un rallentamento dell’attività cerebrale e il passaggio al sonno rappresentato dalle onde alfa;

 

quali sono gli stadi del sonnoù

 

– Lo Stadio 1 del sonno dura pochi minuti ed è caratterizzato dalle onde teta che sono più lente e presentano da 3 a 7 cicli al secondo. Il corpo entra in uno stato di quiete: i muscoli si rilassano, la pressione arteriosa scende e il movimento degli occhi rallenta;

 

– Lo Stadio 2 del sonno è più profondo e caratterizzato da scariche di ampiezza ridotta detti fusi. Essi interrompono onde lente di grande ampiezza dette complessi K;

 

– Il Sonno delta è caratterizzato dalla diminuzione della frequenza respiratoria e della temperatura corporea. E’ talmente profondo che se si viene svegliati in questo stadio, ci si sente disorientati e intontiti.

 

tipologie

 

Il sonno Delta

I muscoli si riposano e si rigenerano. Il sonno delta è costituito:

 

  1. dallo stadio 3 del sonno in cui compaiono le onde delta che sono grandi e lente con meno di 1 ciclo al secondo;
  2. dallo stadio 4 del sonno in cui le onde delta sono sempre maggiori.

 

Gli stadi 1, 2, 3 e 4 sono collettivamente definiti come sonno non REM, NREM.

 

gli stadi del sonno e correlazione con i sogni

 

Lo stadio 4 può essere interrotto da un cambiamento che è indicato ad esempio dal fatto che ci siamo girati su un fianco o abbiamo cambiato posizione.

 

Progressivamente gli stadi si presentano in modo inverso. Lo stadio 3, poi lo stadio 2 e invece di arrivare allo stadio 1, entriamo in un nuovo stadio chiamato sonno REM, Rapid Eye Movement.

 

E’ chiamato così proprio perché i bulbi oculari iniziano a muoversi rapidamente come se stessimo guardando una partita di ping pong.

 

Durante il sonno REM, il corpo non si muove ma il cervello è attivo tanto che l’EEG è simile a quello dello stato di veglia.

 

Assistiamo all’aumento della pressione arteriosa, della frequenza delle pulsazioni e la respirazione è più rapida e irregolare.

 

A differenza del sonno NREM, se vieni svegliato durante il sonno REM ci riprendiamo con maggiore facilità. Infine, durante il sonno REM la mente sogna.

 

 

Il sonno ed i sogni dal lato scientifico

Come scrive Freud nell’opera “L’interpretazione dei sogni”, lo studio scientifico dei sogni parte dalla supposizione che essi siano il prodotto dell’attività mentale.

 

I sogni si esplicano attraverso immagini visive, uditive e a volte anche con espressioni degli altri sensi.

 

Nei sogni nascono molte idee e pensieri così come avviene durante lo stato di veglia.

 

i pensieri in base a sonno e sogni

 

La differenza sta nel fatto che quando siamo svegli l’attività del pensiero si esplica in concetti e non immagini.

 

Inoltre, man mano che ci addormentiamo è sempre più difficile svolgere attività volontarie mentre iniziano a nascere idee involontarie che si esprimono attraverso le immagini oniriche.

 

Quando sogniamo non ci sembra di pensare ma di vivere intensamente l’esperienza.

 

Solo quando ci svegliamo, ci rendiamo conto che non abbiamo sperimentato nulla ma che abbiamo semplicemente sognato.

 

ricordare

 

Ricordi i tuoi sogni?

Conosciamo i sogni grazie al ricordo che ne abbiamo al risveglio. Ma non sempre il ricordo c’è ed è nitido.

 

Sappiamo con certezza che abbiamo sognato qualcosa ma non sappiamo di preciso cosa.

 

Magari ci ricordiamo bene una parte del sogno, ma sappiamo che era più lungo e quindi ci manca un pezzo.

 

Succede anche che al mattino ci ricordiamo bene cosa abbiamo sognato ma nell’arco della giornata poi lo dimentichiamo.

 

 

Altre volte, accade che un sogno apparentemente dimenticato ritorni alla mente grazie ad un casuale stimolo o percezione che ci colpisce.

 

C’è chi ricorda benissimo anche sogni di tanti anni fa e chi invece proprio non ricorda mai o quasi mai i sogni.

 

Quest’ultima è una caratteristica tipica dei soggetti alessitimici che presentano povertà di immaginazione e di tutte le funzioni ad essa connesse.

 

In tale situazione rientrano anche la difficoltà nell’identificare e verbalizzare le emozioni, un pensiero razionale che tende ad illustrare azioni ed esperienze senza investimenti affettivi.

 

Pertanto sono persone che non ricordano quasi mai i loro sogni e quando ciò accade, si tratta di sogni poveri che riproducono pezzi di vita reale, avvenimenti diurni, eventi della vita lavorativa.

 

ricordare i sogni

 

Perché è importante ricordare i sogni?

Sognare è di vitale importanza per l’equilibrio fisiologico e psichico delle persone.

 

Attraverso il sogno scarichiamo tutte le impressioni, le stimolazioni, i vissuti sperimentati durante il giorno che costituiscono il residuo diurno.

 

Nel sogno riversiamo anche le nostre angosce e paure, le ansie persecutorie e depressive che ci accompagnano fin dall’infanzia.

 

Sogniamo di essere portati via, di perderci, di essere derubati, di essere rincorsi e inseguiti da bestie feroci o da persone pericolose.

 

bestia feroce

 

Possiamo sognare, inoltre, contenuti sessuali, aggressivi, relativi ai sensi di colpa.

 

Sogniamo la realizzazione e l’appagamento dei nostri desideri.

 

Più si sogna e meno si somatizza.

 

Più ricordiamo i nostri sogni, più elaboriamo i vissuti emotivi a livello della mente e meno li scarichiamo sul corpo attraverso la formazione di sintomi psicosomatici.

 

Il sogno non deve essere soffocato o negato ma al contrario bisogna dargli voce perché come scrive Freud, il sogno è la strada regia che porta alla scoperta dell’inconscio.

 

come si formano

 

Come si formano i sogni?

L’apparato psichico diventa un luogo di conflitti pulsionali che Freud chiama Prima Topica.

 

E distingue tre sistemi aventi ognuno una funzione particolare:

 

  • l’incoscio,

 

  • il preconscio,

 

  • e il conscio.

 

Tra questi sistemi esiste la censura che blocca o limita affetti e rappresentazioni indesiderabili provenienti dall’inconscio.

 

E fa in modo che non accedano al preconscio e poi al conscio.

 

La censura respinge l’affetto nell’inconscio e permette la sua manifestazione solo in una rappresentazione deviata che è il sintomo.

 

come avviene la formazione del sogno

 

Come il sintomo, anche la formazione del sogno avviene attraverso il compromesso tra due tendenze istintuali opposte.

 

Durante il sonno, una tendenza inconscia spinge verso la soddisfazione di un desiderio rimosso.

 

La soddisfazione non può avvenire per via motoria in quanto ci ritroviamo nella fase del sonno REM.

 

Pertanto, la sua soddisfazione avviene attraverso la rappresentazione fantastica, ma censurata e deformata dall’altra tendenza.

 

La quale, a sua volta, appartiene alla parte conscia.

 

caratteristiche

 

Caratteristiche del sogno

Il sogno è una formazione dell’inconscio composta da:

 

  1. Contenuto manifesto, ciò che appare al sognatore e ciò che egli racconta;
  2. Contenuto latente, il significato nascosto dietro al contenuto manifesto che emerge solo con l’analisi del sogno durante la psicoterapia psicodinamica – analitica.

 

Spesso i sogni ci sembrano senza senso, assurdi, incomprensibili.

 

Questo dipende dal fatto che anche ciò che appare del contenuto manifesto è in realtà camuffato, deformato e reso non esplicito attraverso la censura.

 

Ciò accade perché il significato del sogno ovvero il contenuto latente è inaccettabile alla coscienza vigile.

 

E deriva dalle pulsioni dell’inconscio, da desideri inconsci. Oppure da conflitti emotivi inconsci, troppo dolorosi e sofferenti, per poter essere rappresentati nel sogno in maniera chiara e trasparente.

 

 

Pertanto subentra la censura che trasforma il contenuto latente in contenuto manifesto facendo apparire la vita emotiva e i problemi in una versione più tollerabile ma meno comprensibile.

 

La censura opera attraverso alcune caratteristiche del sogno:

 

-il lavoro di condensazione. In un sogno breve fatto di poche scene, frasi o episodi è in realtà condensata una quantità abbondante di significati, desideri, conflitti che l’analisi del sogno cerca di portare alla luce;

 

– lo spostamento. Nel contenuto latente, i particolari del sogno risultano connotati da un’intensità emotiva maggiore rispetto al contenuto manifesto. I fatti con un’elevata intensità emotiva sono appunto spostati su fatti che apparentemente sembrano avere un’intensità minore o addirittura essere neutri;

 

– il simbolismo. Secondo Freud, poi, ogni elemento del sogno è simbolico rispetto alla vita affettiva di ciascun paziente. Pertanto il significato del sogno non può essere generalizzato, non esiste l’associazione automatica di un significato ad un elemento del sogno;

 

–  la drammatizzazione. I pensieri del contenuto latente sono trasformati in immagini visive.

 

 

I sonno e i sogni dei bambini

A differenza degli adulti, i bambini producono dei sogni poco censurati e deformati, scrive Freud in “Introduzione alla Psicoanalisi”.

 

Durante il sonno, infatti, i sogni che i bimbi manifestano sono brevi e facili da comprendere.

 

In questo caso il contenuto manifesto e il contenuto latente presentano delle differenze nettamente inferiori rispetto al lavoro onirico che avviene nei sogni degli adulti.

 

Sono sogni di feste, giochi, giocattoli, animali, personaggi dei cartoni animati, principi e principesse, persone della famiglia e della scuola.

 

Per comprendere i sogni infantili bisogna conoscere alcune informazioni sulla vita del bambino e le sue esperienze diurne dalle quali provengono stimoli psichici e desideri irrisolti.

 

bimbo che dorme

 

Il sogno del bambino è una reazione all’esperienza diurna. Ed ha lo scopo di appagare e risolvere stimoli e desideri perturbanti in modo che il sonno possa continuare.

 

Inoltre il sogno protegge il bambino dall’angoscia infantile.

 

Esso permette, infatti, l’elaborazione di difficili e penetranti residui diurni fatti di scene violente, racconti spaventosi, situazioni di rammarico.

 

Quando il contenuto latente del sogno è talmente dirompente da vincere la censura, il sonno è accompagnato da angoscia.

 

Vengono manifestate urla e risvegli improvvisi, necessari per ridurre e interrompere lo stato di terrore.

 

analisi dei sogni

 

Il lavoro analitico tra sonno e sogni

Il lavoro analitico sui sogni ed il sonno ha il compito di svelare i rapporti tra il contenuto manifesto e il contenuto latente del sogno.

 

Viene svolto durante la psicoterapia psicodinamica – analitica.

 

Ed, in seguito, consente di ricostruire i processi attraverso i quali la censura ha trasformato gli elementi del sogno che potevano essere troppo scandalosi e rivelatori.

 

contenuto latente del sonno

 

E’ richiesta una traduzione delle due lingue diverse con le quali si esprimono il contenuto manifesto e il contenuto latente del sogno.

 

Comprendere il significato del sogno permette, poi, di conoscere la personalità del soggetto.

 

E di capire meglio, dunque, come funziona la mente e ridurre la formazione di sintomi.

 

 

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