Cos’è lo stress, quali sono i sintomi e come combatterlo.
Lo Stress spiegato dalla psicologa
Della parola oggi se ne fa un largo uso, ma lo Stress in realtà che cosa è e da dove nasce?
Di sicuro condiziona la vita di chi ne soffre.
E, spesso, può provocare gravi danni sia mentali che fisici.
Che cos’è lo stress?
Lo stress è una reazione emotiva a stimoli interni ed esterni che produce una risposta adattiva.
È un processo psicobiologico in quanto ha componenti e conseguenze sia fisiologiche che psicologiche.
Inoltre, lo stato di stress deriva da un compromesso tra l’ambiente e l’individuo, tra situazioni esterne e risorse interne.
La percezione dello stress a cui una persona è sottoposta dipende da due fattori.
Dalla valutazione che l’individuo fa della situazione esterna e dalla propria capacità di affrontarla in base alle proprie risorse.
Quando si parla di stress automaticamente siamo portati a pensare a qualcosa di negativo.
Anche nel nostro linguaggio, solitamente utilizziamo la parola stress per esprimere stanchezza, affaticamento, logorio, esaurimento.
Ad esempio: “Sono stressato”, “Questa situazione mi stressa”, “Non ne posso più, che stress”.
In realtà, questo è solo un aspetto. Hai mai pensato che tutto ciò può essere anche positivo?
Hans Selye, endocrinologo che nella seconda metà del ‘900 ha studiato a fondo l’argomento, ha definito lo stress come “il Sale della Vita”!
Inoltre, ha aggiunto che la mancanza totale di stress equivale alla morte.
Eustress
Quando le sollecitazioni provenienti dall’ambiente sono proporzionate alle capacità di risposta dell’uomo, si parla di “Eustress”.
Questo termine è stato coniato da Selye, il quale ha aggiunto il prefisso “eu” che dal greco si traduce come “buono”, per indicare lo stress positivo.
Tale condizione stimola nell’uomo una reazione neuroendocrina e psichica armoniosa e lascia un senso di soddisfazione perché nonostante la complessità, siamo riusciti ad affrontare la situazione.
Distress
Invece, si parla di “Distress” ovvero di stress negativo, quando la sollecitazione va oltre le capacità di risposta dell’uomo e risulta eccessiva perché è intensa oppure prolungata fino ad essere logorante.
Può essere distruttivo anche nella condizione opposta, ovvero quando la sollecitazione è inferiore alle capacità dell’uomo.
Se l’ambiente è privo di stimoli, la sollecitazione è troppo povera, l’uomo si annoia, si inibisce, sperimenta monotonia, senso di vuoto.
E lo stress potrebbe raggiungere un livello estremo.
Le fonti principali di stress
Gli agenti fonte principale di stress sono gli eventi che lo provocano e inevitabilmente sono presenti nella vita.
Uno degli eventi più stressanti in assoluto è la morte del coniuge, del partner, della persona amata o la morte di un figlio.
La sofferenza dura anni e si manifesta attraverso:
- depressione,
- disturbi del sonno,
- senso di solitudine,
- affaticamento,
- ansia e attacchi di panico.
La perdita di una persona e il lutto possono influire negativamente sulla salute fisica in più modi.
Inducono gli individui a mettere in atto meno comportamenti di tutela e conservazione e più comportamenti rischiosi e autodistruttivi.
Tali episodi alterano, inoltre, la capacità dell’organismo di combattere le malattie.
Un’altra severa fonte di stress è rappresentata dai problemi di coppia, dalle separazioni e dai divorzi che comportano conflitti intensi e prolungati.
A seguire, un altro fattore stressante è la disoccupazione.
Che può essere devastante per le problematiche economiche che si ripercuotono:
- sulla persona,
- e sulla famiglia,
- per la perdita dei contatti sociali con i colleghi.
Ma anche per le conseguenze psicologiche quali:
-
- la perdita di autostima,
- ansia,
- insicurezza,
- tic nervosi,
- senso di vuoto, ecc.
Sono agenti estremamente stressanti, inoltre:
- le catastrofi come terremoti,
- inondazioni,
- crolli,
- esplosioni,
- e altri eventi traumatici rari e improvvisi che coinvolgono molte persone.
Seppur banali, inoltre, contribuiscono allo stress i fastidi quotidiani come:
- i conflitti interpersonali,
- gli eccessivi impegni di lavoro,
- gli spostamenti in macchina,
- le troppe cose da fare,
- e altri disagi di tutti i giorni.
Stress sintomi e sistema Immunitario
Il sistema immunitario ha il compito di difendere l’organismo da agenti patogeni come virus, batteri, parassiti attraverso la loro individuazione ed eliminazione.
Lo stress può influenzare l’efficienza del sistema immunitario inficiando la capacità dell’organismo di combattere le malattie.
Grazie ai suoi numerosi studi sulla fisiologia dello stress, Selye scoprì che quando il corpo è sottoposto a condizioni stressanti, reagisce con tre diverse fasi che costituiscono la Sindrome di Adattamento Generale.
Nella prima, la fase di allarme, si mobilitano i meccanismi di difesa attraverso il rilascio di adrenalina, di cortisolo e l’attivazione del sistema nervoso simpatico.
Il sistema simpatico, in seguito, intensifica le reazioni fisiologiche affinchè il corpo possa essere pronto ad attivarsi in caso di emergenza.
Ma il corpo non può restare in uno stato di allerta a lungo.
La restistenza del corpo
Inizia così la fase di resistenza nella quale l’organismo si adatta ad un livello di stress più alto.
Il sistema nervoso parasimpatico riporta alla normalità le funzioni anche se il corpo resta in uno stato di allarme.
Continuando, così, a bruciare le proprie risorse ad un ritmo accelerato.
In questa fase l’organismo è particolarmente vulnerabile alla malattie, ecco perché tendiamo a manifestare maggiormente disturbi psicosomatici.
Una fase di resistenza prolungata logora l’organismo il quale entra nella fase di esaurimento.
Le difese fisiologiche, dunque, non sono più adeguate e aumenta la vulnerabilità alle malattie gravi che colpiscono gli organi.
Livello di stress?
Il livello di intensità dello stress e le sue conseguenze fisiche e psicologiche dipendono dalle strategie e dalla capacità delle persone di farvi fronte.
Pertanto le reazioni del soggetto sono altamente individualizzate.
Inoltre, il significato che si attribuisce all’evento ne determina la percezione di maggiore o minore stress.
Ciò che è fonte di stress per una persona può essere stimolante per un’altra.
Sintomi da stress come combatterli
Se non hai idea di come combattere lo stress ti consiglio di utilizzare una strategia focalizzata sul problema.
Innanzitutto, è necessario fare un’analisi, ed individuare qual è l’agente stressante che rappresenta il disturbo.
Il secondo passo, poi, è assumere un approccio attivo e trovare una soluzione del problema.
Puoi escogitare delle sistemi per eliminare, o evitare, la situazione stressante.
Ed, inoltre, riuscire ad affrontare gli ostacoli modificando l’ambiente sociale, fisico e interpersonale.
Per farlo, puoi anche chiedere consiglio, o aiuto, agli altri.
La percezione del problema
Quando non è possibile agire direttamente sulla situazione stressante, puoi cercare di modificare la percezione che ne hai.
Cambiare le emozioni sgradevoli che il problema produce.
Per affrontare lo stress emotivo puoi utilizzare una strategia focalizzata sulle emozioni, e, dunque, modificare il modo di pensare a quella situazione che ti mette in difficoltà.
In tal caso, attraverso una rielaborazione mentale, iniziare a considerare nuovi aspetti.
Gli amici e il sostegno sociale
Un’ottima risorsa per affrontare lo stress è rappresentata dal sostegno sociale.
Ovvero la presenza di amici, parenti, associazioni, comunità, persone fidate.
Grazie a loro puoi parlare, esprimere le emozioni, confrontarti e dalle quali puoi aspettarti aiuto e collaborazione.
La quantità, e soprattutto la qualità, delle relazioni sociali che una persona avverte, e il sentirsi vicini agli altri ha un effetto benefico sulla salute.
Il sostegno sociale può fungere da “cuscinetto” che ammortizza gli effetti dannosi dello stress.
Tuttavia, quando lo stress è acuto, rischiamo di danneggiarci da soli attaccando proprio il sostegno sociale.
Stress sintomi fisici: rabbia e aggressività
Se siamo sottoposti a forte stress possiamo reagire con rabbia, nervosismo, aggressività.
Rivolgiamo, quindi, queste emozioni contro le persone che più ci sono vicine oppure rifiutiamo il loro sostegno.
Altre volte, sono le persone ad allontanarsi da noi.
Questo avviene perché fuggono dalla sofferenza emotiva, o perché anche loro stanno soffrendo, e non saprebbero come aiutarci.
C’è il rischio che le relazioni diventino negative e conflittuali, aumentando il livello di stress anziché farlo diminuire.
Stress psicofisico: chiedere aiuto
Altre volte, nei momenti di crisi il sostegno sociale non è sufficiente.
Ed è necessario il supporto qualificato di uno psicologo.
Un aiuto diverso da quello che le persone a noi vicine sono in grado di fornire.