Cosa succede quando genitori o parenti si trovano a gestire l’elaborazione del lutto nei bambini.
Come interpreta il bambino il dolore di questa tragica esperienza?
Elaborazione del lutto nei bambini
Per molti bambini e ragazzi, la triste esperienza della morte del nonno o della nonna può essere il loro primo lutto che li tocca da vicino.
Le mamme e i papà che hanno perso un genitore, oltre ad affrontare il loro dolore, dovranno continuare a essere una figura di riferimento per i propri figli.
Ed avranno, soprattutto, il compito di spiegar loro cosa è successo.
Il tema della morte è emotivamente forte e molto ricorrente.
Siamo immersi, poi, in un flusso di notizie cattive e circondati da immagini di malattia e morte. Internet, radio, giornali, televisione forniscono quotidianamente informazioni a proposito di coronavirus, contagi, decessi.
A tutti i bambini, naturalmente, sarà capitato di sentire informazioni a riguardo.
Cos’è il lutto?
Il lutto è un sentimento di dolore intenso e profondo che proviamo nel momento in cui perdiamo una persona cara e amata.
Esprimiamo il lutto attraverso reazioni psicologiche e comportamenti all’interno della rete familiare e sociale anche a seconda della nostra cultura e religione.
Durante il lutto è importante confrontarsi con i ricordi, i pensieri, le emozioni e gli affetti legati alla persona che non c’è più.
Anche se questo può risultare faticoso e più o meno doloroso, ci aiuta ad entrare in contatto con la nuova realtà che ci circonda, segnata dalla perdita, dalla separazione e dall’assenza.
Elaborare il lutto ci permette di trovare una nuova relazione con la con la persona defunta, recuperare il senso dell’esistenza e ricreare nuovi equilibri in modo da non essere sopraffatti dalla crisi.
Elaborazione lutto bambini psicologia
Gli adulti devono aiutare i bambini a cercare le parole e le azioni che permettono loro di comunicare le emozioni che sentono.
L’elaborazione e la risoluzione del lutto sono processi che richiedono tempo ma a volte specifiche esperienze del passato possono ostacolarli.
La mancata elaborazione del lutto nel bambino e risoluzione del lutto può tradursi in un lutto atipico o patologico che può essere contraddistinto da:
- pensieri, riti, gesti che ossessionano il bambino e ne limitano il potenziale esplorativo e lo sviluppo;
- la mancanza di segnali di sofferenza che possono indicare la negazione del lutto, o un lutto rimandato il cui inizio avverrà in modo differito attraverso sintomi mai avuti prima;
- aspetti depressivi gravi e prolungati nel tempo;
- spostamento del vissuto emotivo non elaborato su eventi, o persone meno minacciose o dolorose;
- tendenza ad anticipare paura e preoccupazione per eventi percepiti tendenzialmente minacciosi.
La reazione del Lutto nei Bambini
Al di là delle problematiche giornaliere, il lutto è una condizione che ognuno di noi prima o poi affronterà.
Quando un bambino perde una persona cara, la sua reazione non è prevedibile e può dipendere da molti fattori tra cui:
- L’età del bambino;
- Le competenze e gli strumenti emotivi a disposizione del bambino e delle persone che ruotano intorno a lui, e che rendono possibile la ricerca di parole e azioni necessarie per esprimere i vissuti di dolore;
- Com’è avvenuta la scomparsa della persona: un’esperienza improvvisa, traumatica, inaspettata, violenta, oppure graduale, annunciata a causa di una malattia con un lungo decorso;
- Quale era e com’era la relazione con la persona defunta? Era la mamma, il papà, un fratello o una sorella, un nonno, un amico, un compagno di scuola, un vicino di casa, un insegnante?
Inoltre, non esiste un unico modo di reagire al lutto.
La reazione del bambino al lutto
Dopo la perdita, il bambino può provare sentimenti ed emozioni diverse, opposte, di durata variabile e manifestarle anche a distanza di mesi.
Un tipo di perdita improvvisa può generare angoscia, paura e ansia della morte.
La morte e le sue cause sono negate, e si percepisce un senso di incredulità e shock.
Quando la scomparsa è causata da una malattia dal lungo decorso, la gradualità concede il tempo per comprendere che saranno sempre meno le esperienze da condividere con la persona malata.
La separazione è accompagnata da emozioni tristi. Ma al tempo stesso, il bambino, potrebbe provare un senso di sollievo per la fine della sofferenza fisica della persona scomparsa specie se dopo una lunga agonia.
A volte sopraggiungono forti sensi di colpa per l’idea che una precedente discussione o disobbedienza possa aver determinato la morte.
Il bambino può sentirsi in colpa perché si sente responsabile o perché non è riuscito a evitare la morte.
Atteggiamento ambivalente
Il lutto nei bambini può trasformarsi, anche, in un atteggiamento ambivalente.
Una tipologia di comportamento che è caratterizzato dall’alternarsi di sentimenti positivi e negativi nei confronti della persona defunta.
La rabbia può essere rivolta verso chi, secondo lui, ha causato la morte o non l’ha impedita.
Può essere indirizzata anche nei confronti del defunto per essere andato via per sempre determinando il dolore e il senso di abbandono.
In generale, la reazione del bambino può risultare molto intensa.
Un campanello d’allarme è rappresentato al perdurare nel tempo di sintomi e comportamenti che prima non c’erano.
Ciò deve motivare i genitori a intervenire. A richiedere anche il supporto di un esperto per aiutare il bambino.
E, quindi, conoscere come affrontare un lutto con i bambini nel modo migliore.