Psicologia e reazione del bambino alla morte di un genitore.
Quali sono le manifestazioni infantili al lutto di un padre o di una madre, o alla morte dei genitori.
Reazione del bambino quando muore un genitore: la perdita precoce
Quando si tratta della triste e gravosa esperienza della perdita precoce della mamma o del papà, il bambino deve affrontare un dolore intenso.
Perdere il padre o la madre per un bimbo rappresenta un senso di impotenza e di abbandono, proprio perché viene a mancare una figura di riferimento che dà senso alla sua esistenza.
Il dolore causato dalla morte del genitore può avere ripercussioni sullo sviluppo neuropsicologico e sul funzionamento del bambino.
Comunicazione del lutto al bambino
Dopo la comunicazione della morte, il bambino protesta contro la perdita e reagisce con un pianto persistente.
Non riesce ad accettare la morte del genitore.
Successivamente esprime tristezza e si comporta in modo ritirato e silenzioso.
Può intensificarsi l’ansia da separazione e la continua ricerca di approvazione da parte della famiglia.
Il bambino può assumere il ruolo e le responsabilità del genitore che non c’è più.
Comportamenti post traumatici
Possono essere frequenti comportamenti aggressivi e rabbia apparentemente privi di causa rivolti contro di sé o oggetti/persone indiscriminati.
Il bambino può svegliarsi di notte a causa di incubi e paure, fare la pipì a letto, chiedere la presenza dell’adulto.
Le fantasie e i desideri del bambino condizionano i suoi processi affettivi e cognitivi.
Il bambino tende a ricordare come perfetto il genitore che non c’è più e a volte prova sentimenti di rabbia per il genitore rimasto con lui.
Oltre all’idealizzazione del genitore defunto, il bambino tende a considerare i genitori come onnipotenti in grado di controllare gli eventi della vita come ad esempio la morte.
Interpretazione della perdita
Il bambino orfano di padre, pertanto,o di madre può giungere all’idea che il genitore abbia volontariamente deciso di morire e di conseguenza di abbandonarlo.
La rigidità del pensiero spinge, dunque, il bambino a pensare che il genitore, anche se morto, è ancora vivo pertanto tornerà.
Il bambino tende a fantasticare il ricongiungimento con il genitore che spesso viene ritualizzato anche attraverso il gioco simbolico.
Il genitore che resta dovrà sostenere emotivamente il bambino ma è coinvolto nella dolorosa perdita e invaso dal dolore.
Un papà o una mamma che si ritrovano soli, possono avere bisogno di essere supportati e di sentirsi protetti e contenuti.
Può succedere che il dolore del genitore sia talmente forte da non lasciare spazio al figlio.
A sua volta, il bambino non esprime il proprio dolore per proteggere il genitore.
Solo dopo aver affrontato il proprio dolore, il genitore può essere in grado di stare vicino al figlio.
Reazione del bambino alla morte di un genitore supporto terapeutico
Spesso i grandi si rendono conto di essere in difficoltà e di non riuscire a gestire le proprie emozioni e quelle dei figli.
E’ importante, a questo punto, che chiedano una consulenza psicologica per valutare come affrontare:
- la malattia che sta vivendo il genitore;
- la comunicazione della morte del genitore ai figli;
- le modalità di gestione del rito luttuoso e del funerale;
- la partecipazione del bambino al funerale e le visite al cimitero;
- le sofferenze personali relative alla perdita;
- come elaborare la perdita per sopravvivere all’accaduto;
- il livello di consapevolezza del bambino e il suo stato emotivo.
Inoltre, rivolgersi ad uno psicoterapeuta significa poter valutare insieme ad un esperto il tipo di percorso terapeutico più adatto.
A seconda delle necessità del genitore, dei figli e dei familiari.
- Esperta in psicoterapia e psicosomatica